Wednesday 11 March 2009

Low cost fares, high price extras

C’era una volta la Ryanair.

Erano tempi non sospetti per i tursti-fai-da-te (no Alpitour!) che grazie al passaparola rivelavano al mondo l’esistenza delle compagnie low cost.

Ryaniar era la parola d’ordine per pochi giovani avventurosi, gente nata con lo zaino sulle spalle, la stessa gente che passava l’estate sui treni di tutta Europa con un biglietto dell’interrail.

E in realtà un pizzico d’avventura c’era davvero quando il pilota improvvisava quello che sembrava un atterraggio di fortuna in un campo dove le piste le disegnavano i trattori e un container faceva la parte dell’aeroporto.

E lì scattava, liberatorio, l’applauso. Perché se ho pagato il biglietto 20 euro andata e ritorno, come minimo l’autista (pardon, il pilota, lapsus!) è ancora in stage!
Ora invece, appena l’aereo tocca terra, lo steward incaricato fa squillare una ridicola fanfara sintetizzata cui segue l’annuncio che, una volta ancora, i passeggeri sono stati scaricati -in the middle of the fucking nowhere, d’accordo- ma perfettamente in orario.

A Ryanè, come dicono a Roma, mò te stai a allargà!

Va bene, vuoi atteggiarti a compagnia di bandiera, ti senti cresciuta, vuoi emanciparti… il problema è che la gente che lavora per te è rimasta una manica di cialtroni.

L’anno scorso, al ritorno da Londra, uno steward mi sveglia dalla pennica attaccandosi all’altoparlante per fare il seguente annuncio: “Si ricorda ai signori passeggeri che su questo volo è vietato fumare. Pertanto, chi verrà scoperto a fumare nei bagni, verrà gentilmente invitato a allontanarsi dall’aeromobile”.
Una battuta! Era una battuta! Scusa lo sconcerto iniziale, mister brillantone, ma dovrei lasciare a te la responsabilità di srotolare il grande scivolo gonfiabile giallo quando ci toccherà ammarare nell’oceano?

Ora che hai ottenuto l’attenzione del tuo pubblico con un improvvisato cabaret, perché non tieni il microfono acceso e inviti i passeggeri a raccontare una barzelletta?
Tanto con voi sembra sempre di stare in gita scolastica… non manca l’assalto per aggiudicarsi i posti migliori, come la fila da cinque sedili in fondo al pullman.
Cosa che non succedeva a scuola, dove non potevi corrompere l’autista, questi posti migliori te li puoi aggiudicare pagando un piccolo extra per il priority boarding.

Perché se è vero che le tariffe delle offerte restano basse, paragonate per esempio al prezzo della stessa tratta in treno, è cambiato l’atteggiamento con cui questo vantaggio viene offerto: prima c’era una sorta di complicità tra la compagnia e il cliente, che accettava di viaggiare meno comodo a un prezzo contenuto, adesso invece è come se la compagnia lanciasse una sfida al cliente: vediamo a che prezzo riesci a strappare questo biglietto..

E bisogna avere i nervi saldi per superare le 3 pagine di questionario in cui si è trasformato il form da compilare per acquistare il biglietto.

Hai bagagli da mettere in stiva? No, ho solo un trolley, sto via 2 giorni.
Il suo bagaglio a mano rispetta le dimensioni standard di 55 cm x 40cm x20cm? Sì, credo. io posso viaggiare se non rispetto le misure 90-60-90?
E pesa meno di 10 kilogrammi? 10 e mezzo, in realtà. Lascio?
Deve trasportare attrezzature per neonati? No.
… E neonati? Eh?
Ha attrezzature sportive o musicali da caricare? No.
Le ricordiamo che può comodamente trasportare in cabina la sua chitarra, se provvista di regolare biglietto. Le consigliamo di occupare due sedili attigui così può aiutare la sua chitarra a allacciare la cintura di sicurezza.
Vuole acquistare il priority boarding così da essere sicuro di riuscire a sedersi a fianco della sua chitarra? No grazie, non ce l'ho la chitarra!
Vuole acquistare il biglietto pagando con la carta di credito? Sono on-line, come faccio? metto una banconota da 50 euro nella porta USB del computer?
Allora acquista la possibilità di pagare con la carta di credito. Beh, sì, se la mettiamo così…
Vuole acquistare l’assicurazione ? Guardi, lasci stare, non mi interessa.
È sicuro di non voler acquistare uno straccio di assicurazione? In fondo sta per volare Ryanair… Per favore, mi dia questo biglietto!

Non si può abbassare la guardia nemmeno una volta saliti a bordo. Bisogna seguire l’esempio di Ulisse, che si era fatto legare all’albero della nave per resistere al canto delle sirene e legarsi le mani nella cintura di sicurezza per resistere al richiamo delle hostess e mettere continuamente mano al portafogli

La tattica è semplice ed è un’arma squisitamente femminile: si cerca di prendere il malcapitato per sfinimento: in un volo di un’ora ci sono due hostess che fanno la ronda, percorrendo il corridoio almeno 6 volte avanti e indietro, offrendo ai passeggeri qualsiasi cosa possa stuzzicare qualsiasi appetito.

Interessa un giornale? È gratis? La consultazione, certo.
Gradisce caffè, tè, panino, bibita, dolcetto, scherzetto, frizzi lazzi e cotillon?
Vuole acquistare un peluche a forma di aero della Ryanair?
… Un profumo, un anticellulite a infrarossi, un pianoforte a coda? E questi li chiamate souvenir?
"Don’t miss your chance to become a millionare!" Ha sentito? Ci siamo inventati anche il gratta e vinci. Interessa? Può vincere un altro viaggio Ryanair! Cos’è? Uno scherzo?

Non mi stupirei affatto se le hostess provassero a piazzare anche la propria nonna o questo depliant

"vostro da leggere per solo 2 sterline e 50".

"In caso di depressurizzazione, inserire una moneta da una sterlina nella fessura per liberare la maschera per l'ossigeno. Fissate la vostra maschera ma non aiutate gli altri passeggeri. Devono pagarsela da soli."

"Se l'aereo deve atterrare in emergenza, inserite la vostra carta di credito nell'apposito lettore. Una volta completata la transazione, uscite dall'aereo. Un membro dell'equipaggio sarà a vostra disposizione per ricevere il pagamento della vostra tassa di sbarco d'emergenza di 25 sterline."

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