Wednesday 5 October 2011

Cosmopolitans


Eccomi, a 29 anni suonati, di ritorno dall’ennesimo primo giorno di scuola. Ho lo zainetto, giuro. Faccio ricreazione. E ho dei compagni di classe. Che sono solo quattro, ma anche a selezionarli attraverso un casting non sarebbero saltati fuori così. Così disfunzionali. Come me, d’altronde.

E lo so che non è professionale, ma penso che qui ed ora, per fare un po’ di esercizio di scrittura, li prenderò per il culo. Solo un po’. Poi magari, quando col passare dei giorni li conoscerò meglio, potrò sputtanarli a dovere.
E sono sicura che, nonostante ciò, mi ci affezionerò pure…


Mi affezionerò a Jon, militante cristiano che condivide con la sua città natale, Orlando - ma per quelli che non ci sono nati, le quattro case costruite ai confini di Disney world - lo stesso inquietante aspetto di perdita di innocenza.

Come Neverland, dove quel mattacchione di Michael Jackson giocava a fare Peter Pan, con tanto di pigiama party organizzati per i bambini sperduti.

Sposato con una perfetta tedesca bionda, con cui ha messo al mondo una perfetta bambina bionda, battezzata col nome di Joy, Jon ha un aspetto talmente innocuo che mi viene naturale stargli alla larga.
È la quintessenza della solidarietà. E tutto questo amore ingiustificato verso il prossimo desta sempre sospetti.

Film preferito di Jon? Non Jesus Christ Superstar, pellicola fricchettona dalle sfumature homo, bensì il machissimo il Padrino. Non fa una piega.


Mi affezionerò a Sandra, una nerd assoluta, che da sempre non tocca un goccio d’alcool, non perde un capitolo di una saga e non manca una convention di Star Wars, dove si presenta nell’impeccabile tenuta da Jedi. Davvero. Fa fede la foto del profilo di facebook.


Mi affezionerò a Stefanie, tedesca e segretaria (lampanti entrambe le caratteristiche), che sta per trasferirsi nella nuova casetta con il suo ragazzo e ha scelto di fare questo corso per cercare lavoro nella stessa fabbrichetta del suo ragazzo. Ragazzo che a dopo cena deve sorbirsi le prove generali della lezione che verrà somministrata il giorno seguente alle cavie che ci sono state assegnate.

Ho già detto che Stefanie è fidanzata? Felicemente, a quanto pare…


E forse mi affezionerò anche a Elaine, la cheerleader. Una che alla domanda “da dove vieni?” risponde “da tanti posti…" (i puntini di sospensione si sentono, eccome).

Cosmopolitan, come il cocktail preferito dalle carampane di Sex and the City, di mamma tedesca e papà portoricano, cresciuta tra la Germania e Virginia e da un paio d’anni trasferitasi a Amsterdam.

Cittadina del mondo auto-dichiarata, ha confessato di non essere mai stata a Londra perché non le interessa visitare paesi in cui, una volta atterrata e messo piede sulle scaletta dell’aereo, non venga investita da una folata di “cultural clash”.

Americana di formazione, ha passato i 20 minuti di lezione a sua disposizione a dispensare "good job!!!" (i punti esclamativi si sentono, eccome) agli studenti, con la stessa intonazione che si usa con il cane di casa quando si arrende a fare pipì sul giornale appositamente dispiegato in un angolo.

Ah, e dice "that's so cute" almeno un paio di volte al minuto.
Se vogliamo fare i pignoli, dice “owwww, that’s SO cute”, accompagnato da un broncio sbarazzino.
E ovviamente lo dice senza cognizione di causa, probabilmente in preda a ipnosi indotta dalla sua stessa voce.

Curioso, carina non è assolutamente l’aggettivo che userei per descrivere lei.

Verrà mai il giorno in cui smetterà di sbatterci in faccia il suo splendente, perfetto sorriso? O la sua è davvero una paresi facciale?


Dalle aule della scuola dove si impara a insegnare, per ora è tutto, ma spero di potervi offrire presto dei succosi aggiornamenti. Anzi, prometto di farlo se, a forza di vocine e mossette, non trasformano anche me in un Teletubby.

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