Saturday 9 May 2009

Being Karen O


Io c'ero. A contendermi spazio vitale sotto il palco con decine di suoi cloni sgomitanti.
"Perché queste vengono al concerto vestite come lei?" commenta una voce dal pubblico.
Brillante osservazione, che condivido. Avevo notato un'altissima percentuale di caschetti corvini, labbra carminio, calze leopardate e miniabiti in lycra fluorescente.
Che poi è l’uniforme di chi ai Magazzini ci viene per ballare.

Grandi gli sforzi profusi, soprattutto nella scelta degli accessori, per un risultato che non si dimostra però all'altezza delle aspettative: sulla passerella sfilano le infinite variazioni, dalla pallida imitazione alla macchietta, di quella che è la summa incontrastata del vivere alternativo.

Perché lei è Karen O. Ed è sexy anche se si infila in un sacco nero della spazzatura. Ci fa un buco per la testa, due buchi per le braccia, ci spolvera borchie e strass e riesce a rendere il sacco pure trendy.

D'altronde Karen O si divide tra Hollywood e il Lower East Side mentre le sue estimatrici meneghine hanno svoltato trasferendosi da Rozzano a Corso Como...
Come reggere il paragone?
Perché tutto a Milano è così provinciale? Fastidio... (sono sicura che Carla Sozzani sarebbe d'accordo con me).

Per voi, talentuose ragazze alla conquista dei massimi riconoscimenti per una donna che fa musica, la home page di Pitchfork e la copertina di Vogue, ho compilato una piccola lista di suggerimenti, prendendo a modello proprio la frontwoman dei glitteratissimi Yeah Yeah Yeahs.

Come diventare Karen O in 7 mosse:

1) Aiuta molto se sei una bellezza anticonvenzionale: occhio a mandorla su fisico androgino è la combinazione perfetta. Se la natura non ti ha donato queste caratteristiche concentrati sul look, che deve essere sofisticato, sfrontato, assolutamente unico: un’apparente ma studiatissima accozzaglia di stracci.
Attenzione però a non esagerare… l’effetto Loredana Bertè è sempre in agguato.

2) Osa un taglio di capelli che farebbe assomigliare qualsiasi altra donna a una maestra elementare e fallo diventare un marchio di fabbrica.
Basta chiedere al tuo parrucchiere di fiducia di glassarti di complimenti.
Dopo un paio di sedute ti sembrerà che quel taglio ti piaccia veramente.

3) Una volta perfezionato il look, la musica passa in secondo piano.
Sali comunque sul palco, circondati di musicisti scheletrici vestiti come i manichini nelle vetrine di Urban Outfitters, salta, agitati e urla nel microfono.
Devi crederci davvero se vuoi far credere agli altri che sei una rockstar.

4) Gioca sull'ambiguità sessuale. Etero, gay, bisex… sono solo etichette.
A te piacciono tutti quelli che hanno la tua stessa carica sensuale.
Assicurati la dedizione del tuoi sostenitori gay. Se ti eleggeranno loro icona ti sarai conquistata l’unica fetta di pubblico che ti resterà nei secoli fedele. Madonna docet.

5) Accompagnati a un rappresentante di una qualsiasi categoria di "giovane creativo".
Perfetto se è fotografo o videomaker, così può immortalare le feste in cui tu e i tuoi amici –la stylist, il wedding planner, il dog sitter, lo sciamano e la copy- vi travestite da famiglia Addams e giocate a twister. Sbronzi di cristal, of course!

6) Parola d’ordine: spiazzare. Alterna i graffi alle carezze e, quando canti, passa dai sussurri alle grida. Sei una tenera bambina indifesa e sei anche la mantide religiosa. Tormentata e danzereccia. Femminile anche quando sputi birra (e immagina cosa succederà quando imparerai a incendiarti le scoregge sul palco).
Sei una personalità poliedrica, che qualcuno potrebbe definire schizoide.Ma non prendertela, in fondo è il tuo punto di forza. O no?

7) Sorridi. Sempre. Non hai motivo per non farlo. Sei l’irraggiungibile dea del alt-rock, adorata da stilisti, parrucchieri e giornalisti che recensiscono solo band dai nomi impronunciabili.
E ti pagano per fare la cosa che ti piace di più al mondo. Meglio che andare in miniera. O no?

No comments:

Post a Comment